24 aprile al 26 luglio
Mostra collettiva a cura di Ilaria Margutti
CasermArcheologica / Luogo Utopie Possibili
ex Caserma dei Carabinieri, via Aggiunti, 55 -Sansepolcro (AR)
La mostra sarà visitabile dal venerdì alla domenica
dalle 16.00 alle 20.00
Mostra collettiva a cura di Ilaria Margutti
CasermArcheologica / Luogo Utopie Possibili
ex Caserma dei Carabinieri, via Aggiunti, 55 -Sansepolcro (AR)
La mostra sarà visitabile dal venerdì alla domenica
dalle 16.00 alle 20.00
Siamo il risultato di una strana
alchimia tra origine e cammino, luogo e tempo.
Sono nata in Casentino (Arezzo) in una
famiglia contadina tra campi e boschi, sono cresciuta imparando che
il valore è dato dal saper fare, così ho lavorato e la mia
creatività l'ho utilizzata per scopi pratici.
Poi sono diventata madre e la mia vita
ha cambiato direzione.
Non c'è niente di utile nel creare la
vita, è un salto nel buio terribile e meraviglioso e come Alice
che si lascia cadere nel buco, io ho cominciato il mio viaggio di
artista.
Un nuovo, sorprendente mondo si è
manifestato, ho studiato tecniche pittoriche, scultura, restauro,
disegno dal vivo, ho esplorato il colore lasciando che invadesse la
mia vita ed ho cercato la mia strada esponendo in mostre personali e
collettive in Italia, Francia, Germania, Bulgaria e partecipando a
numerosi concorsi .
Uno stile figurativo in costante
evoluzione caratterizza il percorso che mi ha portato ad indagare
l'essere umano in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni, a
cercare un punto di equilibrio tra disegnare il corpo e
rappresentarne le pulsioni.
Così, se la tecnica insegna a
camminare, gli incontri segnano le svolte e frequentando un corso di
nudo accademico ho conosciuto giovani artisti contemporanei che hanno
allargato il mio orizzonte.
Per le mostre/progetto
“micropiscin[..]rcheologica”, “corpo / movimento” e “caserma
archeologica” che sono seguite, ho sperimentato usando nuove forme
espressive ed è nato il video “c'e un tempo per ogni cosa (ecclesiaste 3)” e installazioni
come “ATCG”che raccontano la vita tradotta dall'uomo in forma
scritta.
Ho iniziato ad usare carte tecniche
come cartamodelli, mappe e carte nautiche, elevandole a ruolo di
trama/destino mentre la figura disegnata è divenuta lieve,
inconsistente, capace quindi di interagire con il supporto senza
dominarlo
In un tempo di rabbia e incertezza
esprimo il malessere di crescere, la ricerca di identità, donando i
corpi al loro percorso, sottovoce, come un sussurro che calma lo
spirito.
La terra è la mia origine, seguo il
segno e cammino in cerca di me.
“sottili strade d'acqua”
Ci sono incontri sorprendenti, luce nel
groviglio dei pensieri, come un rotolo di vecchie carte trovato tra i
banchi della fiera antiquaria.
Stavo cercando ispirazione per le opere
da realizzare per la personale “percorsi di vita fluente” curata
da Marco Botti, ed ecco che aprendo il carteggio scopro mappe dei
rilievi irrigui di Montedoglio, Singerna, Chiascio, disegni tecnici
che parlano di un progetto, di coordinate, di spazi e percorsi
precisi che sembrano aderire all'umana ricerca di un piccolo posto
nel mondo, quella gratificante particella dove insinuarsi
perfettamente.
Sottili strade d'acqua si intrecciano
con la leggerezza del disegno monocromatico come vita che fluisce
dentro e fuori il corpo, trasportando frammenti che sedimentano con
detriti di altre vite, a mutare un corso già tracciato.
Per
idrofilia, si intende la fisica della materia a legarsi con l’acqua.
In
senso più ampio, si intende anche la proprietà di alcuni materiali
di assorbire o trattenere acqua al loro interno o sulla loro
superficie.
Nel
suo significato metaforico, l’idrofila può essere considerata come
la relazione amorosa fondamentale tra gli esseri viventi e l’acqua.
La
CasermArcheologica riapre le proprie sale sospese nel tempo e nella
memoria, con una mostra|percorso che vuole accompagnare i visitatori
a riflettere sulla relazione tra l’essere umano e la rete della
vita di cui fa parte, collocando l’acqua come elemento di
congiunzione tra tutte le cose della Natura, il fluido interconnesso
tra la vita e il suo luogo, come fosse un tessuto che si dipana
seguendo le forme a reticolo suggerite dalla Natura stessa.
Si
indica come Zona Abitabile la regione intorno ad una stella, ove è
teoricamente attuabile per un pianeta, mantenere acqua
liquida sulla sua superficie.
Per
cui, la Zona Abitabile non è altro che il Luogo perfetto perché
tali connessioni accadano, rendendoci possibile la consapevolezza
dell’esperienza della vita.
La
Mostra IDROPHILIA | La Zona Abitabile a cura di Ilaria Margutti in
collaborazione con il gruppo Le Giraffe Labs e Luca Giovagnoli, è
stata pensata e realizzata, per ricondurre l’attenzione alla
relazione tra uomo e mondo, ponendo alla base del percorso la teoria
della Rete della vita, come unico metodo di riconoscimento possibile
con la materia di cui siamo fatti.
“L’uomo
non tesse la trama della vita;
in
essa egli è soltanto un filo.
Qualsiasi
cosa fa alla trama,
l’uomo
la fa a se stesso.”
TED
PERRY, ispirandosi al capo indiano Seattle
Per
il terzo anno consecutivo, con il sostegno dell’Istituzione Museo
Biblioteca e Archivi Storici di Sansepolcro e il patrocinio Comune di
Sansepolcro si consolida la volontà e l’impegno di mantenere
attivi gli spazi della ‘CasermArcheologia
– Luogo Utopie Possibili’,
ex-Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, che riaprono al pubblico
per riproporre l’esperienza della sperimentazione artistica
contemporanea come anello di congiunzione del dialogo tra Arte,
Memoria e Identità.mostra coinvolge una ventina di artisti,
Alessandra Baldoni, Claudio Ballestracci, Roberta Bernardini,
Francesco Bocchini, Simona Bramati, Marco Buzzini, Viola Cangi, Juan
Carlos Ceci, Kiril Cholakov, Paolo Fabiani, Antonella Farsetti, Luca
Giovagnoli, Valter Lazzerini, Dacia Manto, Ilaria Margutti, Jara
Marzulli, Saverio Mercati, Giorgia Moretti, Massimo Pulini, Virginia
Ryan, Laura Serafini, Le Giraffe Labs, che per l’occasione
esporranno opere nelle quali hanno già affrontato l’argomento del
rapporto tra acqua-ambiente-uomo, della relazione con la Natura e
della metamorfosi attraverso il rapporto consapevole del concetto
della Rete della Vita.
Centrale
nel percorso, è dunque il tema della metamorfosi, di passaggio e
cambiamento, di condivisione e dialogo tra i diversi livelli di
linguaggi che caratterizzano la nostra epoca.
La
mostra sarà visitabile dal venerdì alla domenica dalle 16.00 alle
20.00 – dal 25 aprile al 4 maggio tutti i pomeriggi dalle 16.00
alle 20.00 e dal 19 al 26 luglio tutti i pomeriggi dalle 16.00 alle
20.00
Alla
Mostra presso la CasermArcheologica si affianca il progetto di
installazione artistica interattivaL’ACQUA È DI TUTTI,
realizzato, prodotto e sostenuto da Claudio Ballestracci, Manolo
Benvenuti, Giulio Accettulli e musiche di Marco Mantovani.
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