CORPO | MOVIMENTO
Mostra collettiva a cura degli allievi di RADAR – Scuola|Disegno|Nudo|Arezzo.
dal primo marzo (19'00h) 2013 a SPAZIO SEME (AR)
dal primo marzo (19'00h) 2013 a SPAZIO SEME (AR)
Via del Pantano, 36 52100 Arezzo Tel. 0575.1827337 Cell. 338.3366049 info@spazioseme. com
Il corpo ha le sue regole, le sue
proporzioni, i suoi appoggi.
Nel disegno dal vero la somiglianza
diviene una sfida.
La scuola RADAR, sotto la direzione di
Enrique Moya Gonzalez, è un luogo dove si impara il disegno dal vero
e dove il corpo, nella sua totale nudità, s'offre come forma vivente
e contenitore di organi, ossa, muscoli e nervi.
Ogni volta, il lunedì e il martedì,
dal tardo pomeriggio fino alla sera, gli allievi alzano le matite,
affilano gli occhi, guardano i loro disegni con attenzione e senso
critico.
Enrique Moya Gonzalez, con passione e
rigore, dopo la bellissima esperienza della MICROPISCIN(A)RCHOELOGICA
nel luglio 2012, produce il MOVIMENTO, il voler scoprire, vivere e
trasformare un altro luogo di Arezzo, coinvolgendo gli allievi della
scuola in qualità di artisti in grado di comunicare il proprio punto
di vista.
Sul CORPO e sul MOVIMENTO.
CORPO|MOVIMENTO è un salto che
decentra l'applicazione per il ritratto, verso la libera
interpretazione attraverso il concetto, proprio dell'arte
contemporanea. E' un senso di vertigine, osservazione, imitazione,
realizzazione figurativa.
Nel tempo e nello spazio.
La sintesi evocativa del concetto è
l'obiettivo.
Concetto e contesto.
Il corpo, spesso limite invalicabile
per il cuore (e per l'anima), ispira e genera un movimento
insolito, come un riflesso. E' la scoperta e la consapevolezza verso
tale riflesso che permette di conoscere consce e inconsce possibilità
espressive del corpo.
Silvia Argilli,
Tullio Casi, Carla Ermini Rasi, Laura Fantucci, Maura Giussani, Maria
Grazia Zanghi, Daniele Luconi, Marta Mazzini, Elisa Pecchi, Laura
Serafini, Amarilli Soriente, Federico Tonioni, hanno visto e sentito
quello che abita lo SPAZIO SEME, luogo d'incontro per corpi,
movimenti e contatti.
Hanno immaginato
e hanno allestito le loro opere.
Perché il CORPO
è forma vivente, ma anche luogo di pulsioni istantanee e preziosa
memoria.
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